Il 7 maggio 2016 è stata aperta una nuova esperienza per il presidio di Italia Nostra, la fruizione di un nuovo monumento aperto alla città, ai suoi abitanti ed ai suoi visitatori: Palazzo Beneventano.
La dimora da quel momento storico è diventata fucina culturale, sede di eventi, visite guidate, incontri con gli autori, incontri con le associazioni e i cittadini del territorio di cui facciamo nota adesso, giunti allo scadere del 2017.
Un servizio dettato, prima di ogni fattore, dalla passione e soprattutto dalla professionalità e dalle conoscenze dei soci, senza tale non si sarebbe prestata alcuna “regia” per l’ordine degli spazi e dei contenuti.
Restituire il Palazzo alla cittadinanza ha significato porre in essere operazioni di legami con il territorio e le sue risorse, per ritrovare le ragioni di un Recupero e, al tempo stesso, di un’innovazione che è stata rappresentata dai flussi e dai linguaggi dell’Arte Contemporanea.
L’evento di Maggio 2016 aveva in oggetto l’apertura della dimora, ma senza “un’anima” non sarebbe stato possibile immaginare, vivere e cogliere significati e memorie: la prima è stata la mostra bimestrale d’arte contemporanea dal titolo “D.E.A. Misterica” (ispirata ai beni Demo Etno Antropologici in relazione con i racconti e i “Misteri” del monumento). A dare vita e a credere in tale iniziativa sono stati gli artisti:
In breve tempo si è potuto convertire l’immagine di un luogo (deputato alla munnizza) a un luogo -in controtendenza per necessità- destinato all’educazione, alla Bellezza.
In cifre, molti sono stati i momenti che hanno segnato l’esperienza “targata Beneventano” della Sezione locale di Italia Nostra; talmente tanti da non poterne fare una completa raccolta, che qui vuole limitarsi a dare un “tracciato” dell’operato di cui ha beneficiato la comunità.
Un biennio proliferante di sinergie e collaborazioni con artisti, galleristi e operatori di ogni provenienza.
-il 9 luglio 2016 si apriva alla città un altro momento di confronto e di accesso all’Arte, stavolta sul tema de “Il culto delle Icone”, titolo dell’omonimo testo di Graziella Milazzo, presentato con lo storico Enrico Sesto.
-il 16 luglio 2016 si inaugurava un nuovo “viaggio pittorico” con la personale d’arte dal titolo “Oltre Ulisse”: una collezione di quaranta opere dell’artista Angelo Savasta.
-il 3 ottobre 2016 si ospitava a Lentini l’artista Miky Degni, graphic designer – artista.
Domenico Pellegrino, in visita per il territorio ha posto in essere una sinergica collaborazione, promettente e in attesa per l’anno che verrà.
Il 6 maggio, ad un anno dall’inaugurazione di Palazzo Beneventano e a ridosso dei Festeggiamenti Patronali, la sezione di Italia Nostra dedicava una Mostra Fotografica alla figura dell’Ingegnere Aereonautico Emilio Mirisola (1940-2011), un’intuizione partecipata con Tony Samo e Salvatore Bombaci.
La mostra “Emilio Racconta” è stato l’evento-neofita della stagione primavera-estate 2017.
➤ poster_emilio_mirisola - graphic credits anna maria deni
graphic credits roberta tirrò
Il 28 maggio 2017 una nuova collettiva d’arte approdava a Lentini. Pop Vibrations, Vibrazioni Pop, titolo ideato sui temi del “surreal-pop”. La collezione ha arredato le Scuderie di Palazzo Beneventano (Expo 3) ed ha avuto come autori (i seguenti) artisti:
Il 25 giugno 2017 seguiva una nuova Collettiva d’Arte Contemporanea dal titolo SMALL, avendo tema opere in stile “surreal-pop” di piccolo formato. In partenariato, per l’occasione, inaugurava con noi il Club LIONS di Lentini.
“Small è armonia nell’universo, un ordine in cui il disordine delle cose si esprime e si tesse come trama e ordito contenuto, in una forma in cui lo spazio assume un valore bipolare nelle sue diverse espressioni artistiche e qui rappresentate in modo informale da collage, pittura e tecnica mista.”
Questa collettiva d’arte è stata composta dagli artisti:
Nell’estate 2017, ultimati studi e comparazioni tra manufatti, facies e polis cui Leontini, Gela, Morgantina, Akragas, Naxos, Katane ed altre, si realizza la mostra d’arte contemporanea dell’artista riminese Alessandro La Motta, unito allo scultore Giuseppe La Rocca.
Nasceva la Mostra d’Arte Contemporanea dal titolo DALLE DEE MADRI AI MITI DELLA RINASCITA.
Il 10 agosto, si inaugurava la Mostra di Scultura dal titolo CONNESSIONI IN-TER-NE(t), una tri-personale di scultura con gli artisti
Giorno 1 Settembre si inaugurava la Personale di Pittura “LE DONNE DELL’OLTRE TEMPO” di Federica Orsini, rimasta aperta fino al 30 settembre e prorogata sino al 30 ottobre.
Il 2 settembre, l’artista ligure diventava “neofita” di un progetto destinato al quartiere Badia: la prima ospite a lasciare dono di un’opera alla Città.
Prende inizio il progetto di rigenerazione urbana del quartiere Badia, d’ora in poi “Badia Lost and Found” (dimenticata e ritrovata).
L’idea di un parco urbano d’arte nel quartiere, che già gode di monumenti quali Palazzo Beneventano, le chiese SS. Trinità, Immacolata e “della Campana”, da utopia diventava realtà.
La formula è stata quella dell’ospitalità e dello studio della memoria dei luoghi, una batteria di tredici artisti, un innesto di talenti isolani e italiani:
“Intervenire” sugli edifici di un’area precisa di Lentini, il quartiere Badia, che per anni è stato considerato defunto e sterile di anim’azione culturale, dietro la scelta dei curatori, è diventato il battesimo di un progetto destinato ad affinarsi, generando una ricchezza di suggestioni e colori.
Sabato 30 settembre, reduci dalla seconda edizione della Notte Bianca, archiviata in successo, si inauguravano le personali d’arte contemporanea “Ri_Tratto” di Giuseppe Tringali e “In Colla Veritas” di Demetrio Di Grado.
È un bilancio dai numeri importanti, quello del 2017. Un anno che stiamo archiviando con una direzione artistica all’attivo di Palazzo Beneventano. Sino allo scorso 20 Dicembre con l’artista Stefano Maria Girardi è stata inaugurata una nuova opera avente oggetto il mito di PROMETEO.
photo roberta tirrò
L’anno che verrà non può che confermare l’idea di una fucina sperimentale e dinamica d’arte, di continuo riferimento per la Città.
Sapremo rinnovarci ed evolverci di continuo, coinvolgendo l’architettura stessa dell’edificio nell’intento di trasformare ogni evento in una “esperienza formativa”.
In sintesi: intercettare e costruire un pubblico nuovo. Oltre i turisti (anche quelli per nulla scontati) e gli addetti ai lavori. Un Luogo che sta provando a crescere, a strutturarsi, a dotarsi di un modello dinamico ed inclusivo.
Qui, i momenti salienti dell’esperienza di Italia Nostra, biennio 2016/2017 al Palazzo Beneventano a Lentini ➤