La sezione lentinese dell’Associazione Nazionale – Italia Nostra – si appresta ad inaugurare la prima mostra del genere fotografico dal titolo «Emilio racconta..»: un’esposizione per ricordare il compianto ingegnere attraverso un’affascinante galleria di immagini di viaggio immortalate.
Lo spirito d’osservazione, il “terzo occhio” di Emilio è accostabile ad una massima di Tiziano Terzani:
Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e filtri giusti.Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.
È impossibile racchiudere in un’unica definizione il percorso di Emilio Mirisola, sin dagli anni ’60 e per tutti gli anni che seguirono, andò con le sue reflex a tracollo ad immortalare momenti di vita quotidiana, negli ultimi anni si dedicò alla fotografia di paesaggi siciliani. Tra le sue escursioni solitarie di tre o quattro giorni nei luoghi della Sicilia erano mete frequenti l’Alcantara, i Nebrodi, i Peloritani, le Macalube, il Biviere di Cesarò ed altri paesaggi incontaminati nonchè meno esplorati.
Andava per questi luoghi, da solo per avere libertà dal tempo, dagli orari, dai compromessi.. in modo da poter fotografare non i panorami, quelli che tutti vedono, ma l’anima del luogo, il respiro profondo della terra, quello che solo nel silenzio e nella solitudine si può cogliere.
Così scriveva il compianto Guglielmo Tocco dal suo blog:
L’Ing. Emilio fu anche un appassionato e bravissimo giocatore di scacchi, studioso della teoria, delle aperture e dei finali, conoscitori di tutti i campioni del passato. Quando si arrivava a casa sua,assieme ad altri amici principianti o amici di suo fratello Guido, non si annoiava mai e ci concedeva sempre una partita, una spiegazione, un approfondimento. Giocava concentrato e rispettoso come faceva con i suoi pari grado, il Dott. Matarazzo, l’Ing. Franco Vacanti e tanti altri.
Tra i primi appassionati fotografi del siracusano, non è tuttavia un fotografo professionista, né può essere considerato un ritrattista o tanto meno un fotografo di moda.
Sono i luoghi e le genti che ha incontrato durante la sua vita che ha fatto parlare attraverso le foto. Luoghi e Persone incontrate, spazi dove ha potuto riconoscersi.
La mostra di Palazzo Beneventano, curata dai cari e dai soci di Italia Nostra, è arricchita da una sala dedicata ai periodi di Emilio Mirisola; Racconta l’obiettivo del suo fotografare, il pubblico avrà quindi la possibilità di scoprire la storia di alcuni dei momenti che hanno fatto la storia della Lentini anni ’70/’80 e non.
Renato Guttuso e Emilio Mirisola a confronto.