photo Angelo Facchini
Non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’Anima; temete piuttosto coloro che l’Anima e il corpo perdono nella Geenna.
Questo uno dei passi-emblema tratti da Il vangelo secondo Matteo di un profetico Pierpaolo Pasolini. Se Pasolini scrittore, giornalista, poeta, regista, drammaturgo noto al mondo, volle Matera, allora bisognava prestar ad essa doppia, tripla attenzione, per non tacere prima.
Perchè, il personaggio italiano dalla grande versatilità culturale, incarna quella Matera vergine, di mirabile memoria che rappresenta comunque, per la Basilicata e in fondo per tutti i meridionali e gli italiani, un nuovo modello da seguire e una nuova coscienza culturale, prima al limite della conoscenza, oggi rivisitata più che mai.
Il salto del parametro ha una motivazione ben precisa: non per civetteria culturale, me ne guarderei bene dalla cecità dei gufi, ma per dimostrare la mater-nità dei luoghi dei sassi!
photo Francesco Lastrucci
Un sapiente Joseph Grima, curatore artistico di Matera2019, dice che non pochi sono stati i dubbi che questo fosse il progetto più ambizioso – continua- ..piuttosto il più visionario rispetto all’impatto che potrebbe avere sulla cultura e sulla produzione culturale in questo Paese.
Cosa riserverà questa promessa capitale europea da qui in poi?
Semplicemente quello che ha garantito sin oggi: l’apparire stupefacente e inaspettato di come a suo favore giochi il senso di inattesa bellezza, di unicità quasi surreale del tempo, che pare non essere trascorso o trascorra immutabile. Da quando il 2019 si dice data certa, ciascuno dei suoi angoli, dei suoi scorci, dei suoi paesaggi, parla attraverso gli altri un linguaggio, anche inconsciamente, antico eppure contemporaneo. Open Future!
L’individuo è una porta. Davanti alle liete notizie si pone un legame diretto con i problemi collettivi. Mater(a) è il Sud che vuole migliorare, crescere, riprendersi quella centralità culturale che gli spetta. Il Paese di cui siamo abitanti è un territorio depositario di conoscenze. Così, aprirò con un personalissimo criterio di scelta ad una rappresentanza di quanti intimamente hanno scritto, colleghi, innamorati e viaggiatori, sulla cittadina materana:
Speriamo che questo prestigioso riconoscimento che proietta Matera in una dimensione europea permetta anche di mettere trenta chilometri di binari, soprattutto perchè, se fosse realizzata, potrebbe essere lo spunto per un’altra opera, importante, che realmente collegherebbe Matera in maniera “europea” al resto d’Italia e di cui poi parlerò. “Una città antica come Matera può senza timore pensare ai tempi che verranno, tante le volte in cui si è riprogettata ed è uscita vincente dalla sfida con il tempo” – ha scritto il comitato promotore nel suo documento ufficiale: ecco una bella sfida da vincere.
Consigliamo un week-end a Matera, la città dei Sassi, una città bellissima, unica, situata in un ecosistema urbano straordinario che ha perpetuato dal più lontano passato preistorico i molteplici modi di abitare, dalle caverne fino ai giorni nostri.
Un luogo che non sembra reale nè attuale, ma neppure fuori moda. Un luogo che rimanda ad un’epoca appena trascorsa, così lontano dalla vita di tutti i giorni. A metà strada tra la semplicità assoluta e l’onirico. Matera non è la mia città e non si trova nemmeno nella mia regione. Quindi la domanda sorge spontanea: Perchè amo tanto Matera? […] Mi ha accolto come una figlia adottiva. La mia seconda casa. Perchè adesso non la guardo più con gli occhi di una turista, ma con gli occhi di chi la sente “sua”. Ho avuto la fortuna di passeggiarci completamente sola, di ascoltarla. E voglio contribuire anche io a portare Matera nel mondo, a far conoscere ed apprezzare quella sensazione di tempo sospeso che si assapora solo tra i sassi.
Agli Archi è il nostro hotel a Matera. Si trova nella zona sassi, adiacente a Piazza San Piero. Ed è proprio per raggiungere questa piazza che si presenta davanti ai nostri occhi il primo assaggio di Matera, la prima terrazza panoramica che incrociamo ci regala una cartolina spettacolare su questa città, che da questa angolazione sembra proprio un presepe.
Siamo stati accolti da un temporale e dalla pioggia improvvisa che ha reso la nostra scoperta dei sassi un po’ Wild e questo forse ci ha dato la possibilità di fermarci a guardare la semplicità e la bellezza del posto che sembra quasi distaccato dalla realtà e questo rende questo posto fantastico.
L’impatto con la città è uno schiaffo in volto. Una bellezza antica, di pietra e silenzio, di aria che si insinua tra le strade scale. Il suono di una tromba, le chiacchiere di un gruppetto di ragazzi fuori dall’Università, la gente che ti sorride, il barbiere che “sostiene Matera2019″, ad ogni balcone bandiere, e sorrisi e profumo di pane e quella tromba che suona chissà dove e io così era da tanto che non mi sentivo.
Viaggiate, appassionatevi, mettete in relazione i vostri territori come sapientemente ha fatto e farà la nostra Mater(a).
Un messaggio culturale sì ma non di élite; un linguaggio umanamente vicino a tutti, non criptato. In questo percorso potrà accadere di tutto ma come l’Alma Mater (madre nutrice) nel countdown al 2019, Matera guiderà per mano ad una svolta culturale nella mentalità politica e popolare, perchè solo così si può!
Matera è materia sacra, sotteranea,contemporanea, digitale, femmina e letterata.
Anche nella diversità, cioè una storia “meridionale”, fatta di feudalesimo, povertà, superstizione, grotte invece che case, controriforma religiosa, barocco..